Rischi di ricorrenza della Paralisi Cerebrale Infantile

Se mio figlio / mia figlia ha avuto un ictus, potrebbe riaverlo?

Il rischio di “ricorrenza” (ovvero di avere nuovi ictus) in un bambino che ha avuto un primo evento dipende dalla causa sottostante.

Nella maggior parte delle forme perinatali il rischio è estremamente ridotto (molto minore dell’1%) e dopo il primo anno di vita diventa praticamente sovrapponibile a quello degli altri bambini. Diverso è il caso in cui rimangano delle alterazioni dei vasi del cervello (restringimenti) in cui, in alcuni casi può essere necessario un monitoraggio più stretto ed eventuali misure preventive.

Esistono rare forme perinatali dovute a malattie genetiche predisponenti, in questi casi il rischio di ricorrenza dipende dalla patologia stessa. Per quanto riguarda le forme pediatriche il rischio di ricorrenza dipende dalla causa sottostante. Anche in questo caso nelle forme dovute a malattie genetiche predisponenti il rischio di ricorrenza dipende dalla patologia stessa. Nelle forme post infettive, invece, solitamente il rischio di ricorrenza è limitato ai primi 6 mesi dopo il primo ictus.

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Quali sono i rischi di una seconda gravidanza?

Per quanto riguarda il rischio di ricorrenza di ictus in altri familiari, questo è un parere che spetta agli specialisti.

In generale però posso dirti innanzitutto che gli ictus neonatali sono differenti da quelli avvenuti in epoca precoce (prima della nascita) o in epoca pediatrica (dopo il primo mese di vita).

In particolare, l’associazione tra gli ictus neonatali e fattori di predisposizione familiare o malattie genetiche è infrequente.

Per quanto riguarda invece gli ictus prenatali o pediatrici, la possibilità che ci siano dei fattori scatenanti diagnosticabili (causate per esempio da mutazioni genetiche specifiche), è più alta, anche se la percentuale di malattie a cui attualmente gli esperti possono dare nome e cognome è ancora bassa (del 5-20% a seconda delle casistiche). Questo non significa che siate voi genitori ad aver trasmesso un carattere di predisposizione a vostro figlio (familiarità), questo processo può accadere anche casualmente (de novo).

Per tutti questi motivi, se non l’avete ancora fatto, vale la pena fare una consultazione con esperti nel campo degli ictus in età evolutiva, per chiarire eventuali aspetti causativi. Le figure maggiormente coinvolte, che potrebbero aiutarvi a chiarirvi le idee sono un clinico pediatra/neuropsichiatra esperto di ictus infantile e di malattie rare, un genetista clinico che si occupi di malattie cerebrovascolari, un neuroradiologo pediatrico, un ematologo esperto in malattie della coagulazione e, nel caso di un ictus in età neonatale, di un neonatologo che si occupi di neurologia neonatale, che possa indirizzarvi anche ad eventuali (se disponibili) esami sulla placenta (non tutti i centri nascita infatti tengono le placente materne e le inviano ad esame istologico).