Informazioni burocratiche e fiscali

La legge 5 febbraio 1992, n. 104 (anche abbreviata come legge 104/1992, ma più nota come legge 104) sancisce i diritti riguardanti l'assistenza, l'integrazione sociale ed i sussidi concernenti persone con disabilità, con l’obiettivo di rimuovere quanto più possibile, i fattori invalidanti la persona, favorire le autonomie e la realizzazione dell’integrazione sociale.

Il testo integrale della legge è disponibile a questo indirizzo.

La legge prevede non solo sussidi alle persone invalide ma anche al sostegno delle famiglie e delle figure di cura di queste, attraverso alcune agevolazioni sia riguardanti l’astensione dal lavoro (in generale, 3 giorni al mese, salvo il caso di genitori di bambini sotto i tre anni, per cui sussiste la possibilità di prolungare il periodo di astensione facoltativa dal lavoro), che economiche.

Alcuni dei servizi economici erogati sono i seguenti:

  • riconoscimento delle spese sanitarie quali oneri deducibili e non quali detrazioni

  • applicazione dell'IVA agevolata al 4% per l'acquisto di protesi, sussidi e strumenti tecnologici (telefono cellulare, computer)

  • applicazione dell'IVA agevolata al 4% per l'acquisto e la trasformazione di veicoli per il trasporto di persone con handicap (se l’invalidità è grave, come previsto all’articolo 3 comma 3 della legge 104 - ovvero quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione)

  • esenzione della tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile;

  • esenzione del bollo auto;

  • detrazione in misura del 19% per l'acquisto di beni dei disabili.

Ti consigliamo di approfondire l’argomento nei siti che aiutano ad orientarsi rispetto ai diritti ed i doveri dei genitori e caregivers di persone con invalidità che ricevono le tutele previste dalla legge 104, oppure ascoltando direttamente questa intervista con l’esperto Carlo Giacobini.

Dettagli gli articoli della legge 104 su educazione e istruzione

L’INPS inoltre garantisce un numero verde 803 164 da fisso (dal cellulare invece si può telefonare a pagamento al numero 06 164 164, con una tariffa variabile in base ai diversi gestori), nel quale possono essere risolte molte questioni anche riguardanti la legge 104, alcuni dei servizi erogati da questo call center sono elencati in questa pagina.

In generale, nel momento in cui tuo figlio riceve da parte di un neuropsichiatra una diagnosi di disabilità di qualunque grado, riceve la possibilità di essere riconosciuto dallo Stato come invalido. In questo caso, sarà il neuropsichiatra stesso ad indirizzarti dal tuo medico di famiglia che attiverà la procedura online con l’INPS, per fare in modo che la richiesta di invalidità venga vagliata da una commissione apposita.

Nel caso in cui la condizione di tuo figlio peggiori rispetto all’iniziale condizione di partenza, lo Stato prevede la possibilità di richiedere maggiori sussidi, attraverso la richiesta di aggravamento. L’articolo 3 comma 3 della legge 104 prima menzionato, definisce lo stato di gravità. Se questo viene attestato a seguito di una visita recente del neuropsichiatra, si può fare domanda di aggravamento e usufruire di maggiori servizi.

Nella legge 104 sono previste anche normative riguardo all’educazione e l’istruzione di soggetti invalidi. Vediamo più nel dettaglio alcuni dei punti salienti:

  • l’articolo 8, sottolinea l'importanza di disporre di adeguate dotazioni didattiche e tecniche, prove di valutazione, e personale qualificato per garantire alla persona disabile diritto allo studio.

  • l’articolo 12 rimarca che l'istruzione deve essere un diritto tutelato a partire dalla scuola materna fino all'università. Tra i commi, si prevede che per ogni studente con disabilità venga realizzato un profilo dinamico-funzionale preposto alla formulazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il profilo, sulla base delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell'alunno, mette in rilievo sia le difficoltà di apprendimento dovute alla situazione di handicap, sia le possibilità di recupero, oltre alle capacità individuali che devono essere sostenute e rafforzate. Realizzato dagli operatori delle unità sanitarie locali assieme al personale insegnante specializzato della scuola, e con la collaborazione dello studente e della famiglia, il profilo viene aggiornato al termine delle scuole materna, elementare e media, come pure periodicamente durante le scuole superiori.Per gli studenti in età scolare e costretti temporaneamente ad assenze perché ricoverati, si prevede l'organizzazione di classi ordinarie quali sezioni staccate della scuola statale.

  • l’articolo 13, ribadendo l'importanza del coordinamento tra scuole, servizi sanitari, socio-assistenziali, ricreativi e culturali, cita poi due casi in particolare: l'integrazione nelle università e negli asili nido. Nel caso degli asili nido, si prevede che le unità sanitarie locali possano adeguare l'organizzazione e il funzionamento per avviare precocemente il recupero e la socializzazione dei bambini con disabilità. A questo obiettivo contribuisce anche l'assegnazione di insegnanti e assistenti specializzati. La loro presenza, comunque, deve essere garantita nelle scuole di ogni ordine e grado, come sottolinea l'articolo in più punti.

  • l’articolo 14, è dedicato proprio al ruolo degli insegnanti di sostegno. Si punta l'attenzione sull'importanza di un aggiornamento costante in materia di disabilità, come pure di un confronto tra docenti del ciclo inferiore e superiore per agevolare l'esperienza scolastica dello studente disabile. Gran parte dell'articolo, poi, fornisce indicazioni sui piani di studio che gli aspiranti docenti devono seguire per essere abilitati all'attività didattica di sostegno.