Cause della Paralisi Cerebrale Infantile

Le PCI possono dipendere da numerose condizioni che danneggiano il cervello in epoca di vita precoce. Spesso, più il danno è precoce, più l’esito potrebbe essere infausto, anche se in primo luogo l’estensione e la localizzazione del danno (che non sempre è specifico per causa di malattia) sono il determinante maggiore.

Alcune delle cause più frequenti di PCI sono:

  • la nascita pretermine, che porta ad aumentato rischio di vulnerabilità cerebrale e di sanguinamento di alcune strutture in epoca fetale/pretermine

  • le infezioni materne in gravidanza: Toxoplasmosi, Rosolia, Cytomegalovirus, Herpes virus (ecco perché alle mamme incinte viene sempre richiesto di fare regolarmente un esame del sangue detto TORCH);

  • la gestosi (preeclampsia/eclampsia), condizione di improvvisa ipotensione materna che può causare danni di circolazione nel feto, attraverso anomalie di flusso placentare;

  • l’asfissia neonatale;

  • anomalie placentari o del cordone ombelicale;

  • l’ictus neonatale e ictus pediatrico entro i due anni di vita;

  • le malattie della coagulazione materne o fetali;

  • consumo di droghe in gravidanza, in particolare cocaina;

  • malattie genetiche del feto che si manifestano in epoca fetale o nei primi due anni di vita;

  • sepsi in epoca neonatale;

  • infezioni cerebrali entro i due anni di vita;

  • carenze nutrizionali in corso di gravidanza, in particolare di vitamina B12;

  • ittero grave del neonato (ittero nucleare);

  • altre cause (fra cui malattie autoinfiammatorie a carico dei vasi, etc..).

Per questo motivo è davvero importante in corso di gravidanza seguire scrupolosamente le indicazioni del tuo ginecologo ed anche dopo del neonatologo-pediatra.

Purtroppo il danno è permanente e non ci sono, ad oggi, possibilità di riparazione del tessuto cerebrale danneggiato. Tuttavia, a seconda della dimensione del danno e della precocità, la neuroplasticità funzionale delle cellule cerebrali può aiutare tuo figlio a vicariare le zone del cervello almeno in parte o del tutto.

Inoltre, nel caso si tratti di un danno avvenuto nel contesto di un ictus neonatale, se i segni della malattia sono visibili nelle prime ore di vita di tuo figlio, iniziano ad esserci alcuni studi che stanno indagando il ruolo delle cellule staminali nei processi di riparazione cerebrale.

Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per le terapie delle Paralisi Cerebrali Infantili dovute a ictus perinatale (o presunto perinatale) che stimolino la rigenerazione dei tessuti cerebrali danneggiati. Dai modelli animali infatti è noto che il cervello aumenta la sua capacità neurogenica dopo un danno ischemico, promuovendo la proliferazione e la differenziazione delle cellule neurali che, tuttavia, non viene mantenuta a lungo termine, provocando danno permanente.

Le cellule contenute nel sangue del cordone ombelicale e nel midollo osseo (chiamate anche ematopoietiche) potrebbero facilitare la rigenerazione dei tessuti cerebrali, ma non ci sono ancora evidenze in questo senso. Al sito Clinic Trials.gov sono attivi attualmente (ottobre 2020) 10 studi, trovi maggiori informazioni qui.