Disabled Data: se i dati non esistono, le persone non esistono
Lanciato in questi giorni, il sito #DisabledData fa emergere il problema della mancanza di dati sulle persone con disabilita in Italia. In esso è disponibile una prima mappatura realizzata con modalità tali da agevolare la lettura dei dati stessi, nonché l’analisi critica e la messa a disposizione per l’adozione di politiche efficaci.
Working at Microsoft: empowering our people
La Repubblica - WWF Oasi nei centri pediatrici
Il Wwf Italia scende in campo per ripensare le aree urbane ridando spazio alla biodiversità e lo fa con la sesta edizione di Urban Nature, festa della natura in città l’8 e il 9 ottobre che prevede tante iniziative in tutto il Paese, e attraverso il nuovo importante progetto “La Natura si fa cura” per realizzare Oasi negli ospedali pediatrici.
Si tratta di aree verdi con alberi, bordure fiorite per le farfalle, siepi e stagni didattici, strutture in terra o in cassoni rialzati: spazi naturali fruibili senza barriere, piante aromatiche e piacevoli da toccare, con casette nido e mangiatoie per attirare l’avifauna, che permetteranno di inserire il contatto con la natura nei percorsi riabilitativi dei giovani pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza.
Ognuno di noi può aiutare il Wwf a trasformare questo progetto in realtà acquistando una delle piccole felci, piante capaci di trattenere diversi inquinanti presenti nell’aria, che si troveranno nelle piazze italiane sabato 8 e domenica 9 ottobre. Nelle stesse giornate tante iniziative per scoprire e vivere la natura in città come visite guidate a giardini e ville, attività di citizen science, lavoratori per i più piccoli, mostre ed escursioni.
La natura ci fornisce innumerevoli benefici come cibo, energia e materie prime, elementi che ci consentono di vivere e che sono il motore delle nostre economie. Le piante filtrano le polveri fini prodotte dalle nostre attività inquinanti, depurano l’aria, creano ombra e contribuiscono alla regolazione della temperatura, all’assorbimento dei gas serra, alla riduzione del rumore, alla regimazione delle acque meteoriche spesso causa di allagamenti e frane.
Tra gli effetti benefici offerti dalla natura in città c’è anche il benessere psico-fisico umano e, in particolare, dei più giovani. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stima che i fattori di stress ambientali siano responsabili del 15-20% delle morti in Europa. Abitare vicino a uno spazio verde riduce la percezione dello stress e invoglia a una maggiore attività fisica, contribuendo così a diminuire le possibilità di malattie cardiovascolari, patologie articolari, ansia, depressione, infezioni respiratorie e obesità.
L’effetto benefico che l’ambiente può avere sull’uomo è tale che uno studio (Ulrich, 1984) dimostrò come in un ospedale della Pennsylvania, i pazienti operati di colicistectomia tra maggio e ottobre avevano tempi di guarigione più corti e necessitavano analgesici più leggeri se la loro finestra si affacciava su degli alberi rispetto, invece, a quelli la cui finestra dava su un muro di mattoni.
Per i bambini ricoverati in ospedale e per la loro riabilitazione la natura è uno spazio sicuro che offre infiniti stimoli a livello motorio sensoriale e percettivo.
La prima Aula Natura in Ospedale del Wwf esiste già e si trova alla sede di Palidoro dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Questo progetto è rivolto a tutti i pazienti, in particolare a quelli in neuroriabilitazione che essendo lungodegenti possono usufruire dell’attività anche in chiave riabilitativa, oltre che ludica e didattica. Al fianco del Wwf in questa esperienza ci sono l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), la Fondazione Dynamo, Centro Antartide, gli architetti paesaggisti di IASLA e la Fondazione Fight the Stroke.
Il 9 ottobre all'Orto Botanico
L’evento centrale dell’edizione 2022 di Urban Nature sarà domenica 9 ottobre al Museo Orto Botanico di Roma in Largo Cristina di Svezia numero 23A, dalle 9.00 alle 18.00. In questa occasione, oltra a visitare il bellissimo Orto Botanico della Capitale e acquistare una felce per partecipare al progetto “La Natura si fa Cura”, sarà possibile vedere il prototipo di una delle Oasi che il Wwf, grazie alla campagna, potrà realizzare negli ospedali dei bambini.
“Siamo nati da un’esperienza familiare, come spesso succede: nostro figlio Mario, nato nel 2011, a 10 giorni dalla nascita ha avuto una diagnosi di ictus perinatale - racconta Francesca Fedeli, Presidente della Fondazione Fight the Stroke-. In questi ultimi anni ci siamo avvicinati al Wwf perché ci interessava la possibilità di offrire ai nostri ragazzi con una disabilità di Paralisi Cerebrale Infantile la fruizione di spazi nuovi vicini alla natura. Alcuni studi oggi ci indicano che fra le cause di ictus e di altre malattie acute e croniche ci sono anche cause di natura ambientale, come l’inquinamento atmosferico. Lavoriamo con i principali centri di eccellenza in Italia per pediatria, neuropsichiatria infantile e fisiatria e i nostri ragazzi frequentano anche per lunghi periodi ambienti di riabilitazione molto medicalizzati. Volevamo rispondere così alla ‘fame di natura’ che hanno i nostri piccoli pazienti”.
Il primo effetto positivo del contatto con la natura nella riabilitazione dei bambini ricoverati è sull’umore, sulla salute mentale. Ma le opportunità sono molteplici: "Ad esempio far seguire ai piccoli il ciclo di vita di una farfalla, la sua metamorfosi, ci permettere di spiegare loro come ci si può curare, come si può raggiungere il proprio potenziale anche in condizioni di disabilità temporanea o permanente. Nel nostro campo, quello della riabilitazione, è importante anche dal punto di vista sensoriale poter svolgere esercizi con entrambe le mani, immerse nella terra e nell’acqua, a contatto con la natura e gli animali. Queste sono le cose che più ci hanno avvicinato a questo progetto. Poi c’è un tema più grande che è quello legato alla nuova prospettiva dei luoghi di cura, sempre più vicini alla casa del paziente ma anche più umanizzati: è stato dimostrato infatti che la natura all’interno delle infrastrutture ospedaliere è in grado di intervenire sulla riduzione dello stress e del dolore, di migliorare la qualità del sonno e diminuire il rischio di reinfezioni, riducendo così i tempi e i costi dell’ospedalizzazione", conclude Francesca Fedeli.
DiverCityMag - Intelligenza Artificiale e inclusione
Dott.ssa Galli, partiamo dalle basi: cos’è l’intelligenza artificiale?
Definirei l’intelligenza artificiale come una delle tecnologie abilitanti, driver della digital trasformation, che apprende dai dati e viene utilizzata per modellare fenomeni complessi: parliamo di Machine Learning, Deep Learning e Reti Neurali. Gli algoritmi elaborano enormi quantità di dati ed è fondamentale la loro Governance. Possiamo parlare oggi di vere e proprie “tecnologie dell’informazione”: in Italia sono tra gli 11 punti considerati prioritari dal Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024 del Governo. Un esempio di IA virtuosa è l’app MirrorHR che aiuta a gestire gli attacchi di epilessia in modo tempestivo. È stata creata da Roberto D’Angelo (con cui ho lavorato in Microsoft), Microsoft Director e Co-Founder con Francesca Fedeli della fondazione FightTheStroke, che supporta i giovani sopravvissuti all’ictus e alla paralisi cerebrale infantile. MirrorHR usa l’intelligenza artificiale di Microsoft Azure per prevenire gli attacchi epilettici ed evitare il pronto soccorso. L’IA è una tecnologia che può aiutarci a rendere il nostro pianeta più intelligente, più salubre e florido, a patto che sia costruita intorno ai valori e ai bisogni di noi esseri umani.
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GUIDA AI CORSI POMERIDIANI PER BAMBINI A MILANO: PROPOSTE DIVISE PER ZONE E TEMI, SCONTI, POLICY COVID
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Introduzione con: le tendenze dell’anno, la situazione della proposta per bimbi e ragazzi con disabilità, la “policy Covid”, le regole per il certificato medico per lo sport
Le proposte per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, tra cui scegliere. Trovi indicata la zona in cui sono, il tipo di corso (arti, lingua, sport, musica, multigenerazionali...), l’età a cui è rivolta la proposta e il bollino rosa che indica se il corso è attrezzato per accogliere bambini con diverse abilità
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I protagonIsti della community economy
Un fight camp da pirati - Marina Militare
L'ultima tappa di Nave Italia prima della pausa estiva ha visto imbarcare il gruppo della Fondazione Fight The Stroke ETS alla sua prima partecipazione.
Tale tappa segna un momento simbolico per la Campagna di Solidarietà 2022 e per Nave Italia nel suo viaggio di rientro all'Arsenale Militare di La Spezia. Dopo 20 settimane, 2887 miglia percorse e 13 porti diversi la prima parte del viaggio volge al termine per riprendere il mare Martedì 30 Agosto.
FightTheStroke è una Fondazione che risponde alla necessità di conoscenza e di supporto alle famiglie impattate dalla gestione di un sopravvissuto da Ictus e con una disabilità di Paralisi Cerebrale Infantile. Francesca Fedeli e Roberto D'Angelo sono i co-fondatori di tale Fondazione ed hanno partecipato attivamente all'esperienza di Nave Italia imbarcando con il loro figlio Mario ed insieme ad un gruppo di altre 10 persone tra bambini ed accompagnatori. Tra questi, il ricercatore Eugene Rameckers della Maastricht University, Department of Rehabilitation, per garantire un trattamento individualizzato e in linea con le più avanzate evidenze nella riabilitazione motoria dei bambini con Paralisi Cerebrale.
FightTheStroke esiste per garantire un futuro migliore ai giovani sopravvissuti all'ictus con una disabilità di Paralisi Cerebrale Infantile, e alle loro famiglie. La mission, in veste di vero e proprio obbiettivo personale, è educare alla consapevolezza che i bambini, anche quelli non ancora nati, possono essere colpiti da danni al cervello. L'ente ha già ha un proprio format terapeutico già collaudato: il fightcamp, così chiamato, ha come base tutta una serie di attività sportive ludico-fisiche da somministrate in modo intensivo; esperti, professionisti dello sport e trainer specifici tengo i bambini in costante allenamento per stimolare l'apparato muscolare e creare l'abitudine e l'attaccamento all'esercizio fisico.
Il format terapeutico della Fondazione, sotto molti aspetti simile alla Terapia dell'Avventura promossa su Nave Italia, si è integrata perfettamente con le attività di bordo e con i ritmi di lavoro dell'equipaggio della Marina Militare, che è stato quasi interamente coinvolto nell'attività finale del gruppo; la “Battaglia" tra le due squadre miste di bambini e marinai ha visto confrontarsi in diversi attività fisiche quali il tiro alla fune, push-up ed i calci ai colpitori (a cura di un Trainer qualificato).
Nave Italia chiude la prima parte della Campagna per salpare nuovamente ai primi di settembre con un nuovo gruppo di marinai speciali.
Vita - Luglio/Agosto 2022
Le domande giuste per superare gli stereotipi
Nei giorni scorsi un questionario proposto, e poi ritirato, dai comuni di Nettuno e di Roma per valutare la situazione di stress delle persone che assistono familiari con disabilità è stato discusso e criticato da attivisti e associazioni del settore. Le critiche sono sorte per alcune domande come "quanto risentimento provi nei confronti di tuo figlio disabile?" o "quanto ti vergogni del tuo familiare?", che sembrano ricondurre lo stress a una situazione personale interna invece che al contesto difficile, anche legato allo scarso sostegno istituzionale, in cui si ritrovano le famiglie. È vero che se non si misura un fenomeno non è possibile conoscerlo e promuovere soluzioni per far fronte a eventuali problemi, ma anche il modo in cui si raccolgono i dati è importante e può definire il tipo di risposta che la politica dà alle esigenze delle famiglie e della comunità. Come ha ben spiegato Simona Lancioni su Informare un'h, il magazine online del centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli, le domande si basavano su scale di misura del carico assistenziale create nell'ambito dell'assistenza agli anziani negli anni ottanta e su un modello medico di disabilità, che la considera un problema fisico, mentale o sensoriale del singolo individuo, superato oggi da un modello bio-psico-sociale. Quest'ultimo non considera più "la disabilità come una faccenda indivi duale e privata, ma responsabilità delle società. Al di là del caso discusso in questi giorni, è necessario colmare su tuttii livelli la lacuna di dati sulla disabilità in Italia, come denunciato da Francesca Fedeli, della fondazione FightTheStroke, nell'ambito della campagna Disabled Data. Fedeli ha avviato, insieme ad altre associazioni, una mappatura dei dati sulla disabilità in Italia, che risultano incompleti, non aggiornati e di difficile accesso. Per conoscere con esattezza il numero di disabili nel nostro paese, o scoprire come è stato calcolato il numero di 3,15 milioni di persone che si trova nelle fonti online, oggi bisogna fare "un viaggio da 85 click" tra tabelle che non si aprono e siti che risultano non più accessibili. Senza dati, "è difficile dar voce alle battaglie di rivendicazione dei diritti di una comunità ancora oggi marginalizzata o mal raccontata", si legge sul sito della campagna. In più, il tipo di dati che raccogliamo su un fenomeno o una situazione influenza il modo in cui lo raccontiamo: per superare gli stereotipi è necessario fare e farsile domande giuste.
Donata Columbro è una giornalista che si occupa di tecnologia e attivismo.
B Wonder, call per imprenditoria femminile, selezionate 10 startup per sfidare il business gap
B Heroes, l’ecosistema di iniziative a supporto della crescita delle startup italiane, annuncia le 10 startup selezionate per la terza edizione di B Wonder, la terza edizione della call dedicata all’imprenditorialità femminile nata “per superare il business gap divulgando la cultura della leadership femminile”. Le start up – selezionate dalle 140 iscrizioni pervenute – saranno presentate il 5 luglio nel nuovo headquarter di Sisal a Milano (nel quartiere Isola): un momento di induction, in cui le startup potranno conoscere il percorso di B Wonder e ascoltare le testimonianze di alcune startup delle scorse edizioni.
Le 10 startup in finale sono:
Mychalom; un nuovo concept nell’industria calzaturiera in grado di mixare l’esperienza digitale e reale (www.mychalom.it);
TA-DAAN, la destinazione online per l’artigianato contemporaneo (www.ta-daan.com);
Eoliann offre una API (application programming interface) per la stima di probabilità e rischio degli eventi naturali per il settore finanziario (www.eoliann.com);
YA.BE, (Y)ou (A)re (BE)autiful, sull’industria della cosmesi naturale, vegana e priva di allergeni + mindfulness podcast (www.yabebeauty.com);
Clemi’s Market, un marchio Made in Italy biologico di prodotti salutari, vegani e gustosi per colazione e merenda (www.clemismarket.com);
Re4Circular, tecnologia per indirizzare i vestiti usati verso impieghi sostenibili e rendere la moda circolare (www.re4circular.com);
Gaia My Friend, attraverso un’innovativa AI consiglia cosa indossare in base ai gusti e alle emozioni dell’utente (www.gaiamyfriend.com/homepage);
viteSicure, trasformazione dell’esperienza d’acquisto delle polizze vita rendendola accessibile, immediata e self-service (www.vitesicure.it);
Deliverart, piattaforma per gestire gli ordini a domicilio dei ristoranti (www.deliverart.it);
MirrorHR, un’app che permette di monitorare i sintomi delle crisi epilettiche ed informare caregiver e medici (www.ftssrl.eu/mirrrorhr).
Tra i partner dell’accelerazione che supporteranno le startup: A2a, Sisal- Go Beyond, McKinsey & Company, Invitalia, Jakala, Jellyfish, Jeme, Corti e Fumagalli, OneDay Group, Freebly, Gruppo Galgano, Aws e Angels4Women.
In particolare, A2A, life company, a sarà sostenitore del vertical GreenTech & Sustainability. “Per creare un’industria più diversificata e inclusiva e far emergere il potenziale di crescita ed espansione di iniziative guidate e sostenute dalle donne, come A2A riteniamo importante aderire all’iniziativa B Wonder perché è proprio attraverso un’innovazione aperta e responsabile la valorizzazione dell’imprenditoria femminile, ancora minoritaria nel nostro paese, e un’innovazione aperta e responsabile che si favorisce lo sviluppo dei business, oltre a rappresentare una fonte di stimolo per aspiranti imprenditrici” afferma Nicoletta Mastropietro, Chief Technology and Innovation Officer di A2A
ForumPA - Premio "Rompiamo gli schemi 2022"
Roberto D’Angelo, Chief Innovation Officer, volontario e co-fondatore della Fondazione Fightthestroke, ha deciso di fare qualcosa di concreto per supportare le famiglie con bambini affetti da epilessia, come suo figlio Mario. Tre anni fa, dopo tante notti insonni per monitorare il ragazzo, ha ideato MirrorHR, uno strumento che permette a familiari e ricercatori di identificare al meglio i potenziali fattori scatenanti delle crisi epilettiche, garantendo maggiore tranquillità. Grazie all’aiuto di medici e genitori appassionati che, in tutto il mondo, hanno condiviso storie personali e feedback, oggi MirrorHR è disponibile per tutti gratuitamente: una soluzione unica di raccolta e analisi dati a favore delle persone con epilessia, dei loro medici e familiari. Questa esperienza gli ha permesso di sviluppare una sensibilità unica a risolvere i problemi in modo innovativo e fuori dagli schemi.
Nascono i Campus Estivi Paralimpici promossi dal CIP
I Campus si terranno a Lignano Sabbiadoro, Roma, Bari e Messina dal 13 giugno al 4 luglio. Presenti, alla cerimonia di presentazione dell’evento, Giada Rossi e Stefano Travisani
Dal 13 giugno prenderanno il via, per la prima volta, i campus estivi paralimpici. Il progetto nasce dall’iniziativa del Comitato Italiano Paralimpico con l’obiettivo di avvicinare allo sport sempre più bambine e bambini, ragazze e ragazzi con disabilità del nostro Paese. La manifestazione, alla sua prima edizione, è rivolta infatti ai giovani con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali compresi nella fascia di età 6-25 anni alla prima esperienza nel mondo dello sport.
Quattro le città italiane coinvolte, da nord a sud: Lignano Sabbiadoro (centro Bella Italia), Roma (Centro di Preparazione Paralimpica), Bari (Centro Sportivo CUS) e Messina (Centro Sportivo CUS). I partecipanti, grazie al supporto delle Federazioni Sportive Paralimpiche e delle Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche, potranno cimentarsi in tante discipline, per un’offerta complessiva che ammonta a 21 specialità, suddivise in base alla location prescelta e al tipo di disabilità: atletica, baseball per non vedenti, basket in carrozzina, boccia paralimpica, bocce, calcio a 5 e calcio a 5 non vedenti, calcio a 7, canoa-kajak, canottaggio, canottaggio non vedenti, ciclismo, handbike, scherma, scherma non vedenti, showdown, sitting volley, tennistavolo, tiro con l’arco, tiro con l’arco per non vedenti e wheelchair tennis.
Sono già oltre 300 gli iscritti alle 4 manifestazioni, con un’età media di 13,1 anni: il 40% di questi con una disabilità intellettiva, un altro 40% con disabilità fisiche e il restante 20% con disabilità sensoriali.
Il calendario dell’evento prevede una settimana, dal 19 al 26 giugno dedicata alla disabilità intellettiva in tutte le location ad eccezione di Bari (dal 12 al 19 giugno). Un’altra settimana, dal 26 giugno al 3 luglio, sarà invece dedicata alle disabilità fisiche e sensoriali.
I partecipanti vivranno una full immersion sportiva grazie alla possibilità di pernottare nella struttura ospitante.
Martedì 7 giugno, presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico di Roma, si è svolta la cerimonia di presentazione dei Campus. Presenti all’evento il Presidente del CIP Luca Pancalli, la pongista Giada Rossi, bronzo ai Giochi di Rio e di Tokyo, l’arciere Stefano Travisani, argento alle Paralimpiadi di Tokyo.
“Siamo orgogliosi di poter annunciare l’inizio di questa iniziativa che ha l’obiettivo di avvicinare allo sport paralimpico tanti giovani con disabilità del nostro Paese. Si tratta di un evento straordinario che va a rafforzare l’attività ordinaria di avviamento allo sport che quotidianamente mettiamo in campo, come Ente, in tutto il territorio nazionale. In questo modo vogliamo dare una risposta concreta alla crescente domanda di sport, abbattendo quegli ostacoli – fisici, economici e organizzativi – che ancora oggi impediscono a tante persone con disabilità del nostro Paese non solo di praticare attività sportiva, ma anche solo di provare una disciplina sportiva. È il nostro modo per diffondere un’idea di sport come pezzo del welfare pubblico del nostro Paese e strumento di benessere, inclusione e integrazione”. È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
“Con l’occasione voglio ringraziare le Federazioni, i tecnici, i comitati regionali, i centri che ospiteranno le iniziative, per il prezioso supporto. La nostra speranza è di poter accogliere tanti giovani all’interno della nostra famiglia sportiva e, chissà, accompagnarli un domani verso i più importanti palcoscenici sportivi internazionali”, ha aggiunto Pancalli.
“E’ un grande onore mettermi in campo. Non voglio dare lezioni di vita ma spero che le esperienze che ho vissuto possano dare slancio a tante persone per realizzarsi e raggiungere i loro obiettivi. Io, ad esempio, ho trovato la mia strada attraverso lo sport. I Campus rappresentano un’occasione per rimettersi in gioco, per ritrovarsi, sperimentare nuove discipline e trovare quella giusta. Io ho conosciuto il tennistavolo nel 2008, dopo l’incidente, ed è stato un incontro casuale. La mia speranza è che l’approccio allo sport sia qualcosa di concreto e non di casuale, senza barriere e nella più totale normalità. Vogliamo dare a tante persone la possibilità di esplorare il mondo paralimpico, non necessariamente vincere una medaglia ma intraprendere un percorso, perché lo sport è il mezzo per vivere una vita piena e soddisfacente. Noi dobbiamo capire che siamo persone con grandi potenzialità. Spesso ci soffermiamo sulel difficoltà che incontriamo tutti i giorni mentre dobbiamo pensare che i limiti esistono, certo, ma abbiamo potenzialità infinite e lo sport è proprio il mezzo attraverso il quale queste abilità vengono fuori”, queste le parole di Giada Rossi.
“I Campus sono l’occasione per scoprire il nostro talento nascosto. Io venivo dal ciclismo ma dopo l’incidente con la mountain bike mi sono avvicinato al tiro con l’arco. Non sono arrabbiato con lo sport per quello che mi ha tolto ma lo ringrazio per quello che mi ha permesso di fare, di rialzarmi, di capire cosa potessi fare con le mie abilità residue. Da questi Campus spero possano nascere i campioni di domani. Certo, spesso le strutture sono carenti dal punto di vista architettonico, per questo sono convinto che la differenza la facciano le persone che prendono a cuore le tematiche e le portano avanti”, ha dichiarato Stefano Travisani.
Francesca Fedeli è la Presidente della Fondazione Fight the Stroke: “Siamo soddisfatti perché in poco tempo siamo riusciti a dare tante risposte e a dar voce a un bisogno inespresso. Per il futuro, ci auguriamo che le ragazze e i ragazzi che tornano dai Campus possano trovare nei loro territori un supporto a livello locale. Quello che dobbiamo combattere sono non solo le barriere architettoniche ed economiche ma anche quelle culturali, perché spesso sono le famiglie a fare resistenza e a non permettere ai figli di compiere il loro percorso”.
Antonio Prezioso è il Presidente del CUS Bari: “Non è stato facile ma siamo entusiasti di questo Campus. Vogliamo lavorare affinché ci sia sempre più divulgazione sui benefici che lo sport può dare ai ragazzi con disabilità”.
Silvia Bosurgi è la Presidente della ASD Unime: “Abbiamo cercato di attivare molte discipline che riguardano tutte le disabilità, per avvicinare quante più persone possibili al mondo paralimpico. Noi che veniamo dallo sport sappiamo quanto questo sia importante ai fini dell’inclusione”.
L'industria della moda sta includendo la disabilità?
L’industria della moda sta ascoltando i bisogni del 15% della popolazione mondiale con disabilità?
Da Levis a Nike, da Ferragamo a Tommy Hilfiger, sono diversi i brand impegnati a inserire nella propria agenda progetti di inclusione delle persone disabili, che attraversano la produzione e le politiche delle risorse umane. Sono pratiche relativamente recenti, che dimostrano che si può e si deve fare di più.
Alcune esperienze raccolte Francesca Fedeli e Letizia Giangualano.
#disability #disabilità #inclusione #moda #modaedisabilità #diversity
As Roma, il programma dell'iniziativa "Sport senza barriere" a Parco Schuster (FOTO)
ORE 12 :
INAUGURAZIONE AREE DI GIOCO e BENVENUTO
- Apertura Skatepark “Ognuno a modo suo”: grazie alla partecipazione di Hybrid BNKR Skatepark saranno disponibili istruttori con skate e sedie da WCMX
- Tecniche di attacco e difesa rugby in carrozzina, con i Romanes e Ares Asd Wheelchair Rugby Roma
- Joelette kids, Joelette adulti (Sod Italia) e tricicli adattati si scalderanno per i giochi pomeridiani che Ormesa Srl ha preparato per noi
- Karate con la Karate Velletri e Para Tae Kwondo con Fight The Stroke nell'area corpo libero
- Apertura campo da calcio per prove di calcio non vedenti e gioco libero
- Laboratori di giochi e radio con Dynamo Camp
ORE 13:
Pranzo con presentazione dei laboratori in LIS, grazie alla presenza di volontari segnanti dell'associazione Io Se Posso Komunico e a dei panel comunicativi integrati dove l'italiano si mescolerà alla Lingua dei Segni e alle immagini.
ORE 14:
Alle discipline in prova libera iniziate alle 12 si aggiungeranno
- Prove libere di basket in carrozzina con Giovani e Tenaci Asd
- Spettacolo e laboratorio di DanceAbility (14-15.30) con Fuoricontesto
- Scherma in carrozzina e scherma non vedenti a cura di GET e Capitolina Scherma
- Prove libere di tennis tavolo e calcio balilla
- Prove libere di hand-bike e paraciclimo, grazie alla presenza di Inail Centro Protesi e dei suoi tecnici
- Prove di tecniche di lancio con Fispes, che metterà a disposizione anche il Race Running (futura disciplina paralimpica)
ORE 15:
- Spettacolo di WCMX con la campionessa italiana ILARIA NAEF, atleti e pusher del Hybrid BNKR Skatepark
- Giochi in triciclo, bici e joelette e giro del parco
ORE 16:
L'A.S. ROMA ci permetterà di vivere un'esperienza incredibile con la costruzione di un campo di calcio per non vedenti e la partecipazione della squadra ASDD Roma 2000 Calcio non vedenti (cat. B1) e dei suoi tecnici che permetteranno ad ogni partecipante di sperimentare il calcio bendati e imparare a muoversi nel calcio in un modo completamente nuovo, infinitamente emozionante.
Preparatevi ad altre sorprese grazie alla partecipazione di A.S. Roma
ORE 17:
Partita ASRoma Calcio Amputati
ORE 18:
Saluti inaugurali con : Roberto Tavani | Delegato Sport Regione Lazio + Francesco Pastorella | Sustainability & Community Relations Department Director AS Roma + Amedeo Ciaccheri | Presidente Municipio VIII + Alessandro Panci | Presidente OAR + Alice Buzzone | Consigliere OAR | Direttrice FAR + Valentina Perniciaro | Fondazione Tetrabondi + Franco Vollaro | OAR
ORE 18.30
Talk: Sport nella Città di Roma Capitale / Quale futuro per gli spazi sportivi in città
modera Franco Vollaro | OAR con Amedeo Ciaccheri | Presidente municipio VIII + Oscar Piricò | Dipartimento sport e politiche giovanili Roma Capitale + Francesca Vetrugno | Assessora politiche educative, giovanili e progetti speciali per la comunità educante + Andrea Novelli | curatore documento presidi sportivi + Alice Buzzone | Consigliere OAR | Delegata Osservatorio Accessibilità
ORE 19.15:
Presentazione del libro Ognuno ride a modo suo
modera Francesca Fedeli | Fight the Stroke con Valentina Perniciaro | Fondazione Tetrabondi + Valerio Mastandrea
Campus estivi paralimpici promossi dal CIP: ecco dove e quando
Gli interventi da remoto di Francesca Fedeli (Presidente Fondazione FightTheStroke), Antonio Prezioso (Presidente CUS Bari) e Silvia Bosurgi (Presidente della ASD Unime Messina) hanno sottolineato come le barriere culturali e la non diffusione della pratica sportiva fungano, ancora oggi, da ostacolo per la crescita dei ragazzi con disabilità. L’auspicio è che iniziative come queste possano aiutare i ragazzi stessi a raggiungere obiettivi importanti e a capire che le difficoltà si possono superare.
“Lo sport deve essere come una medicina sociale prescrivibile su ricetta rossa”, ha affermato Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, durante la conferenza stampa di presentazione dei campus estivi paralimpici tenutasi a Roma nella sede del CIP. L’obiettivo del progetto è avvicinare i giovani con disabilità allo sport paralimpico, ma soprattutto quello di essere “un pezzo del welfare pubblico del nostro Paese e strumento di benessere, inclusione e integrazione”.
Campus estivi paralimpici, in quali città si terranno e quando?
L’avvio dei campus estivi rientra nei piani di sviluppo che il CIP ha messo in campo in questi anni unendosi alla presenza di operatori per l’avvio allo sport, nelle Unità Spinali e Centri di riabilitazione, fino al recente “Fondo ausili“ e rappresenta una risposta alle esigenze che i giovani con disabilità del nostro Paese hanno riguardo lo sport: abbattere gli ostacoli fisici, economici e organizzativi che impediscono la pratica o la sola prova di una disciplina sportiva.
I campus estivi paralimpici si terranno dal 13 giugno al 4 luglio 2022 in quattro città italiane: Lignano Sabbiadoro (centro Bella Italia), Roma (centro di Preparazione Paralimpica), Bari (Centro Sportivo CUS) e Messina (Centro Sportivo CUS). Sono rivolti ai ragazzi con disabilità sensoriali, fisiche e intellettive nella fascia di età tra i 6 e i 25 anni. I partecipanti iscritti (oltre 300 con un’età media di 13,1 anni) avranno la possibilità di pernottare nella struttura ospitante vivendo così un’esperienza sportiva e sociale totale.
Conferenza Stampa di presentazione dei Campus Paralimpici 2022, Roma, 7/6/2022
Centri estivi: perché sono ancora così pochi quelli inclusivi?
Francesca Fedeli
«Un dato che comunque andrebbe ulteriormente contestualizzato in quanto si riferisce a persone “con limitazioni gravi” e si sa che invece la disabilità ricopre uno spettro molto ampio di casistiche». Il portale Disabilità in cifre di Istat è teoricamente il primo punto di riferimento, peccato che fino a qualche settimana fa non era nemmeno più online e solo dopo la sollecitazione della campagna “Dati bene comune”, entro cui si inserisce anche la richiesta di FightTheStroke, è tornato consultabile. Da qui, il percorso verso fonti attendibili e di agevole lettura è stato tutto in salita.
PHICUBE, “SPIN OFF” DEL PROGETTO GIOCABILE A EXPOSANITÀ
Giocabile, sviluppato nell’ambito del progetto CREW, è un videogioco per bambini con disabilità neuromotorie “che favorisce il potenziamento delle competenze e delle capacità attraverso il gioco e il divertimento con gli amici e in famiglia”.
PhiCube nasce nell’ambito del progetto Giocabile, per integrare gioco e riabilitazione. PhiCube è una soluzione robotica per la riabilitazione di entrambi gli arti superiori, si rivolge a persone affette da disturbi neuromotori, con l’obiettivo di essere utilizzato anche in contesti di teleriabilitazione.
Si presenta ancora in fase prototipale a Exposanità, la mostra internazionale a servizio della sanità e dell'assistenza, che si tiene a Bologna dall'11 al 13 maggio 2022.