Corriere della Sera, 1 marzo 2022
Rete al femminile Milano, 17/2/2022
Radio24: Una parete per l'arrampicata riabilitativa
A Milano è stata inaugurata la prima parete per l'arrampicata, adattata con sensori destinata a bambini con disabilità. E' un prototipo che ha tutti i numeri per essere replicato in ogni angolo del mondo in cui ci sia un bambino colpito da ictus neonatale che abbia bisogno di fare terapia divertendosi.
Inclusione \ Montura
ACCEPT è una parete adattata, sensorizzata, riconfigurabile e interattiva, ottimizzata per l’arrampicata di bambini con paralisi cerebrale. Come dimostrato da diversi studi, lo sport adattato, affiancato alla riabilitazione in strutture sanitarie, può migliorare le capacità neuromotorie. Il progetto, finanziato dal programma Polisocial del Politecnico di Milano, è stato studiato dal Politecnico di Milano in collaborazione con la fondazione FightTheStroke, che organizza anche il Fight Camp, camp di riabilitazione intensiva attraverso lo sport, dedicato a sempre ai bambini con paralisi cerebrale infantile.
Milano, inaugurazione parete Accept, 5/11/2021
Guest editor per il n. 26 di E-colloquia, Ottobre 2021
Sulla copertina di questo numero campeggia un bambino di 10 anni con aria forte e ambiziosa su una pista d’atletica e con la sua maglietta bianca con scritto “Fight Camp”.
Questo bambino si chiama Mario.
Abbiamo scelto questa foto perché ci è sembrata una buona sintesi visuale degli argomenti che troverete trattati all’interno di questa speciale edizione di eColloquia dal titolo ‘Abilmente’: nella foto di Mario
in copertina, c’è un po’ della mente abile
e ingegnosa del caregiver, della cui fatica emotiva e fisica vi racconterà Valentina Perniciaro, mamma di Sirio e Presidente della Fondazione Tetrabondi.
Ma nella foto di Mario c’è anche un po’
di consapevolezza e orgoglio per i diritti raggiunti, come l’educazione inclusiva, e di quelli ancora da raggiungere in Italia per
le persone con disabilità: ce ne parla con competenza ed esperienza sul campo Carlo Giacobini, divulgatore e operatore sociale.
Se Mario oggi è così spavaldo in quella foto, lo dobbiamo infatti al contesto arricchito in
cui è vissuto, alla rete familiare ma anche all’alleanza educativa costruite intorno a lui, e al fatto di chiamarlo con il proprio nome: magari dalla foto non si vede, ma Mario è una giovane persona con disabilità, a seguito di un ictus perinatale che gli ha lasciato degli esiti indelebili ma anche una gran voglia di lottare e sorridere.
Per noi quel bambino è Mario, ma il fatto di chiamare le cose con il proprio nome ha fatto si che Mario crescesse senza un’immagine pietistica e compassionevole della disabilità, con una visione normalizzata e non di nicchia, relativa soltanto alla sua condizione fisica o
al suo tutore nascosto dietro al calzino della gamba sinistra.
E poi lavoro, tecnologia, accessibilità, cultura: di questo si parla in questo numero, di come vorremmo che si parlasse della disabilità nei media, né più e né meno di
altri temi che possono ruotare intorno ad un giovane ragazzo di 10 anni, che vuole vedere realizzati nella sua vita i bisogni essenziali e la ricerca dell’indipendenza.
Anche Aito tra le società scientifiche accreditate
con entusiasmo comunico che A.I.T.O. (Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali) ha superato l'iter di selezione ed è stata inclusa nell'Elenco delle Società Scientifiche e Associazioni Tecnico Scientifiche delle Professioni Sanitarie ai sensi del DM 2/08/2017, pubblicato dal Ministero della Salute con Determina nr. 0047944 del 23/09/2021.
Questo risultato, ottenuto grazie all’importante lavoro intrapreso dal precedente Consiglio Direttivo, guidato dall’attuale Past President dott. Michele Senatore, portato avanti dal Consiglio Direttivo in carica e dal sostegno di tutti i soci, permetterà alla professione di dare il proprio contributo nei tavoli tecnici che determinano i percorsi di qualità in riabilitazione.
Il Comitato Scientifico di A.I.T.O., costituito dal dott. Michelangelo Bartolo, dalla dott.ssa Francesca Fedeli e dalle colleghe dott.ssa Francesca Arduini, Perla Massai e Martina Ruffini, assieme al Consiglio Direttivo e ai Referenti dei Coordinamenti Regionali, nelle prossime settimane definiranno le azioni operative per portare avanti gli obiettivi della nuova mission associativa: ricerca scientifica, elaborazione e produzione di linee guida, collaborazione con associazioni ed enti di ricerca nazionali ed internazionali.
Progetto Gift – 11/9/2021
«Il confronto con le famiglie si è rivelato fondamentale»
diche) hanno espresso il loro ringraziamento ai bambini e alle loro famiglie evidenzian- do che «per questo tipo di protesi il mercato non offre quasi nulla. Oggi celebriamo l’inizio di un progetto, non la conclusione di un percorso».
Sono stati gli interventi delle famiglie, però, a susci- tare le maggiori emozioni. Martina ha raccontato la sto- ria della figlia Elisabetta, 8 anni con una lieve emiparesi alla gamba destra, e di rifles- so dell’intero nucleo familia- re.
«Nessuno ci aveva mai parlato della Nostra Fami- glia, siamo approdati qui per caso e subito abbiamo visto miglioramenti importanti, che con terapie mirate hanno cambiato completamente i suoi movimenti: prima zam- pettava, adesso cammina be- ne. Quando è stata presa in carico a tutto tondo, anche con ricoveri più lunghi, è sta- ta ulteriormente aiutata nel- la crescita».
Quindi, ecco il coinvolgi- mento nel progetto Gift, che ha comportato un mese di
degenza. «Abbiamo riscon- trato ottimi risultati, sia a li- vello fisico che psicologico. Il progetto l’ha impegnata e di- vertita, soprattutto con le modalità di “gioco” virtuale e la possibilità di spingere la carrozzina di una sua amica. Perché per i bimbi l’accesso- rio diventa attrezzo di gioco: Elisabetta è orgogliosa del suo tutore».
Francesca, mamma di Ma- rio e rappresentante della Fondazione “Fight the stro- ke”, ha voluto invece lanciare un messaggio. «È fondamen- tale comprendere che il valo- re dei progetti sta nell’allean- za. C’è bisogno del confronto con le famiglie: mi auguro che progetti come Gift siano sempre più frequenti e che le associazioni dei pazienti sia- no considerate partner e in- terlocutori di valore».
Infine, dopo il saluto di Emanuele Lettieri, project manager di Gift, è stata la vol- ta del pranzo, che ha antici- pato il pomeriggio di giochi in palestra con tutti i bimbi presenti.
C. Doz.
Presentazione
Le testimonianze
dei genitori
coinvolti nello sviluppo delle nuove protesi
Il progetto Gift è sta- to finanziato dal Politecnico di Milano nell’ambito del programma di responsabilità sociale Polisocial Award, che utilizza i fondi (570 mila euro nel 2019) raccolti con il 5 per mille per realizzare progetti che abbiano un impatto a li-
vello sociale.
Il bando 2019 è stato in-
centrato su sport e inclusio- ne sociale. Il progetto propo- sto dal laboratorio E4Sport è stato accolto proprio perché risponde perfettamente ai requisiti richiesti.
«I bambini hanno bisogno
di divertirsi, di giocare e cor- rere con i loro amici. Questo è stato l’obiettivo che ci siamo posti e che speriamo di aver raggiunto», ha commentato Andrea Di Francesco, ricer- catore del dipartimento di Ingegneria gestionale del Po- limi, che ha illustrato i vari passaggi seguiti durante gli scorsi 18 mesi.
È stata la dottoranda Fede- rica Camuncoli a spiegare in- vece, non senza emozione, come si sia passati dal calco al dispositivo finale, che garan- tisce «maggiore stabilità, più libertà di movimento e po- tenza di spinta in salita, so- prattutto per l’articolazione della caviglia».
I partner (Laura Montal- betti dell’associazione Edu- moto ed Eugenio Di Stani- slao di Itop Officine ortope-
Le nuove ortesi consentono ai bambini di praticare sport
Corriere Buone Notizie, 1/6/2021 / Corriere della Sera
Wired - 26 Maggio 2021
L'esercizio motorio è importante ma non sempre accessibile ai soggetti con disabilità permanente o temporanea. Un nuovo spazio online vuole offrire, in particolare ai giovanissimi, la giusta alternativa a chi vuole allenare le competenze e abilità.
L’alternativa in digitale è, in questo caso, più importante che mai e grazie al canale online, la Palestra dei fighters può spalancare le sue porte virtuali con l’obiettivo di allenare in particolare le abilità motorie dei giovani con paralisi cerebrale infantile, impaccio motorio e disabilità multiple.
Wired
https://www.wired.it/lifestyle/salute/2021/05/26/palestra-dei-fighters-disabilita-ambiente-online/?refresh_ce=
SuperAbile Inail - Maggio 2021
Millionaire, Maggio 2021
Luce, La Nazione – 12/5/2021
Redattore Sociale, 9/5/2021
Si chiamano Francesca, Laura e Federica. Hanno fondato delle associazioni per promuovere la ricerca e migliorare la qualità della vita dei loro bambini. Trasformando in questo modo la battaglia per uno nella battaglia di tanti. L’articolo verrà pubblicato sul numero di maggio della rivista SuperAbile Inail
Digital360: Innovazione sociale: tre appuntamenti con la tecnologia utile e accessibile
Confidenze, Aprile 2021
Storie degli altri, Carmelo Abbate: loro sono Francesca e Roberto
Loro sono Francesca e Roberto. Vivono a Milano. Sono sposati, lavorano in una multinazionale, tra riunioni e viaggi sono sempre fuori casa. È il 2011. Hanno 40 anni, è il momento di rallentare e allargare la famiglia. Ci provano finché il test è positivo. Scoppiano di gioia, ma la gravidanza è a rischio, i medici consigliano riposo assoluto. Francesca si infila a letto e ci resta per otto lunghi mesi. Il giorno del parto si addormenta pensando al suo bambino. Apre gli occhi, tende le braccia nel vuoto. Dov’è Mario, dov’è mio figlio? Lo hanno portato in terapia intensiva, per dei controlli. Francesca e Roberto si tengono per mano mentre il medico mostra i risultati degli esami. Mario ha avuto un ictus, prima o durante il parto, ora sta bene, ma la parte destra del cervello è danneggiata, per sempre. Francesca è incredula. La sua testa rifiuta di abbinare quella parola mostruosa al suo bambino. Roberto balbetta. Scusi, cosa vuol dire? Vuol dire che Mario ha scarse probabilità di camminare e di parlare. I genitori restano incollati alla sedia, aspettano che il dottore continui, non può essere tutto lì. Ma la realtà è quella, devono farsene una ragione. Tornano a casa, provano un senso di fallimento, di sconfitta.
Ohga! - La storia di Mario e dei suoi genitori che combattono la paralisi cerebrale infantile
La Fondazione “Fight The Stroke” combatte una serie di disturbi che colpiscono il cervello sin dalla nascita e talvolta anche prima. Francesca ci racconta come, insieme a suo marito Roberto, sono riusciti ad andare avanti dopo la diagnosi di paralisi cerebrale per loro figlio, Mario. Una storia di speranza e fiducia nel futuro.
26/4/2021, Nomina di Francesca Fedeli nel comitato scientifico di AITO
26 APR - Gentile Direttore,
sabato 24 aprile si è tenuta la prima Assemblea dell'Associazione italiana terapisti occupazionali (Aito) dal rinnovo delle cariche elettive. In questa sede, virtuale, oltre l’approvazione del bilancio, è stato deliberata la costituzione del Comitato scientifico dell’Associazione, in attesa della risposta positiva del Ministero della Salute alla Candidatura ad ATS.
Il comitato sarà formato da cinque componenti, tre esponenti della professione, le Dott.sse Perla Massai, Francesca Arduini e Martina Ruffini, un esponente con competenze specialistiche trasversali, il dott. Michelangelo Bartolo, medico neurologo, segretario SIRN e responsabile dell’UO di Neuroriabilitazione dell’Istituto “Habilita” di Zingonia e un esponente proveniente dal mondo della società civile, la dott.ssa Francesca Fedeli, presidente e co-fondatrice di “Fight the Stroke”, associazione a sostegno dei giovani sopravvissuti all’ictus e delle persone con PCI. Quest’ultimi componenti sono stati selezionati dal Consiglio Direttivo per le loro competenze, per l’alto valore rappresentativo delle loro realtà di appartenenza e soprattutto per l’apporto che con il tempo hanno dato alla Terapia Occupazionale. Questo segna un ulteriore passo per l’iter di trasformazione di AITO, del coronamento di una lunga storia iniziata nel 1977.