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Bambini vulnerabili nel dopo lockdown, diritto all'istruzione ma anche al gioco e al piacere

Bambini vulnerabili nel dopo lockdown, diritto all'istruzione ma anche al gioco e al piacere

Per i Dialoghi di Vita.it e Telefono Azzurro oggi a tema i minori vulnerabili e la necessità di ascolto, integrazione e riabilitazione. Con Riccardo Bonacina e Ernesto Caffo, la viceministra all'Istruzione Anna Ascani, Adriano Ferrari, docente di medicina della riabilitazione a Modena, Anna Granata, docente di pedagogia interculturale a Torino, Laura Borghetto, presidente di L’Abilità, la sociologa Chiara Saraceno, Francesca Fedeli di Fightthestroke

Simfer, Covid-19 e riabilitazione, 27/4/2020

Simfer, Covid-19 e riabilitazione, 27/4/2020

Le restrizioni necessarie a contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2 hanno gravi ripercussioni sull’assistenza riabilitativa.
Uno studio delle società scientifiche europee ESPRM e UEMS-PRM ha rilevato che un numero di persone stimato fra 1,1 e 1,6 milioni in Europa ha finora dovuto rinunciare a trattamenti riabilitativi a causa dell’epidemia, nonostante gli sforzi compiuti per consentirne l’accesso, almeno alle persone con problematiche più gravi o recenti. Le molte iniziative di comunicazione a distanza che si sono sviluppate nel nostro paese, indubbiamente utili nel mantenere le relazioni di cura e nell’attenuare il senso di isolamento delle persone prese in carico, non possono che rispondere solo in parte ai loro bisogni.
In un precedente webinar abbiamo affrontato queste tematiche nella prospettiva dei professionisti, condividendo la necessità di andare subito con lo sguardo oltre l’emergenza. E’ necessario fin da ora prefigurare i modi per una ripresa dei servizi riabilitativi, che possano dare al più presto una risposta adeguata a chi è stato pesantemente penalizzato dalla loro forzata riduzione.
Pensiamo che sia importante ascoltare la voce di chi sta vivendo in prima persona questa situazione. Pertanto, questo sesto webinar ospiterà rappresentanti di diverse Associazioni di Persone con Disabilità, che potranno illustrare i loro bisogni, aspettative e proposte, e contribuire a progettare il prossimo futuro dei servizi insieme ai professionisti, ai programmatori e a tutti gli altri attori del mondo della riabilitazione. Li ringraziamo per la loro disponibilità.

Interverranno, nell’appuntamento del 27 aprile:

ACMT-RETE – Marina Garcea
AISM – Giampaolo Brichetto
ALICE ITALIA – Nicoletta Reale
ANMAR -Silvia Tonolo
FAIP- Vincenzo Falabella
FNATC- Anne Miozzi Ferrini
FIGHTTHESTROKE – Francesca Fedeli

Modera: Paolo Boldrini

Dare sostegno educativo in lockdown

Dare sostegno educativo in lockdown

Il lato positivo della risposta al coronavirus, ci spiega infine Francesca Fedeli, imprenditrice sociale e attivista per i diritti delle persone con disabilità, è che ha portato la scuola online, riconoscendo alla tecnologia il ruolo di abilitatore che le spetta. Ma al tempo stesso ha mostrato che il re è nudo: dove le relazioni non sono state costruite nel modo migliore in tempi di relativa tranquillità, ora che tutta la parte “fisica” del processo educativo è demandata ai genitori si creano inevitabilmente dei buchi. “Noi genitori di persone con disabilità eravamo abituati più di altri a quel mondo di prima e non ci andava mica bene”, scrive in un articolo su LinkedIn la co-fondatrice di FightTheStroke.org, descrivendo alcune delle soluzioni "fai da te" messe in pratica nelle ultime settimane da famiglie che hanno trasformato le proprie case in aule, se non addirittura in sale per la riabilitazione. “Adesso - mette in chiaro - abbiamo un incentivo in più per disegnarne uno nuovo ed equo, partendo dalle fragilità per sviluppare una nuova scuola per tutti”.

Covid-19, ecco come vivono coloro che hanno già altre patologie

Covid-19, ecco come vivono coloro che hanno già altre patologie

Ci sono state cose che in questi ultimi 10 giorni di reclusione forzata nelle zone gialle non ci hanno stupito più di tanto, forse perché ci chiamano ‘pazienti’ e siamo abituati a seguire le direttive mediche, soprattutto quando ci rendiamo conto che è finito il tempo di scherzare con Dr. Google.

O forse perché i casi della vita ci avevano già addestrato ad avere dodici backup plan di fronte alla salute incerta. E’ stato così che molte famiglie con un giovane con disabilità hanno affrontato il diffondersi del Coronavirus in Italia.