Le risposte di Andrea, 36 anni, emiparesi sinistra
Cosa ti ha fatto più soffrire da bambino e da adolescente, in relazione alla tua disabilità?
Da bambino mi ha fatto soffrire il fatto di non avere le capacità fisiche dei miei coetanei, lo stesso nell’adolescenza e questo è stato il periodo peggiore, dove il confronto è un elemento cruciale, ho compensato con altre qualità ma è stato piuttosto difficile anche perchè non era facile spiegare agli altri ‘cosa mi era successo’.
Cosa, con amorevole rammarico, consiglieresti di fare o non fare a noi genitori di piccoli fighters?
Supportare i propri figli senza viziarli, non farli sentire una vittima, spiegare loro che il problema c’è ma è necessario non abbattersi, altrimenti questo può condizionare veramente la nostra vita e quella di chi ci sta vicino.
Quando hai preso consapevolezza del tuo grado di disabilità ed hai cominciato a lavorare sui tuoi punti di forza?
Abbiamo tutti dei pregi e dei difetti, però fin da piccolo quando mi sono reso conto di essere un pò diverso ho reagito, anche se a volte ho cercato di nascondere il mio problema agli occhi degli altri.
Quali attività sportive ti hanno dato più soddisfazione da piccolo e che consiglieresti ad un bambino con diversi gradi di PCI?
Consiglierei il Basket perchè la mia altezza compensava la scarsa capacità motoria, anche se non a livelli agonistici. E comunque non sono uno sportivo.
Ti senti discriminato oggi per la tua disabilità?
Discriminato no, mi saprei difendere verbalmente se si ponesse il problema.
Quali rimpianti di attività non fatte e rimorsi per attività fatte, che vorresti condividere oggi con i tuoi genitori?
I miei genitori mi hanno sempre educato in maniera esemplare e supportato senza viziarmi, ma riguardo alla paralisi cerebrale io sarei stato più obiettivo, forse perchè secondo loro il mio difetto era molto lieve, quasi trascurabile.
Hai dei rimpianti/rancori nei confronti dei tuoi genitori, o pensi che abbiano fatto tutto quello che c’era da fare?
Rimpianti no, però dovevano spiegarmi in maniera meno evasiva cosa mi era successo, ci hanno girato un pò attorno, ma alla fine le ossa te le fai sul campo, quindi bravi comunque.
E' stato facile trovare un lavoro?
Si per il momento non faccio parte di categorie protette, anche se sto cercando di farne parte. Tutto dipenderà dalla prossima visita per l’invalidità civile.
Guidi l'auto in autonomia?
Si, con coraggio ho preso pure la patente A, da moto, questo è stato un gran risultato che avevo paura di non raggiungere.
Come immagini il tuo futuro: ci saranno sogni che rimarranno nel cassetto per colpa della disabilità?
No, voglio fare tutto senza limiti.
Che tipi di trattamenti riabilitativi hai seguito da piccolo? (es. motorio, cognitivo, psico, etc)
Ho fatto ginnastica correttiva fino ad 8 anni, se non sbaglio.
Che ruolo hanno avuto i tuoi fratelli, come ti sei sentito nei loro confronti?
Sono figlio unico.
Quali difficoltà hai incontrato maggiormente nel metodo di studio e quali soluzioni hai adottato?
Nessuna, sono sempre stato un buon studente.
Quali corsi consiglieresti per meglio mettersi nei panni di chi vive la disabilità?
Nessuno.
Com'era il tuo rapporto con gli altri da piccolioe com'è adesso?
Da piccolo ero molto insicuro, ora sono molto cambiato perchè ho raggiunto dei risultati.
Quale è stato l’età/l’anno di vita più difficile? Quello del cambiamento, della consapevolezza, per cui consiglieresti di stare in allerta?
L’adolescenza, è facile passare per sfigato, in questo periodo è meglio essere seguiti, più che da bambini.
Quanto ha influito la disabilità nelle scelte scolastiche, lavorative e sociali?
Di certo in maniera significativa, non potrei fare un lavoro a catena o dove è fondamentale avere una certa produttività.