Prosegue il nostro viaggio per conoscere meglio i vantaggi delle lezioni online anche e soprattutto per le persone con disabilità: oggi l’atleta Francesca Cipelli ci racconta la sua esperienza con lo sport adattato.
Sono Francesca, ho 24 anni, ho avuto un trauma cranico a 10 anni e ho dovuto adattarmi a fare tutto con la parte sinistra del mio corpo (emiparesi destra), ma anche al pregiudizio, al bullismo e alle persone che mi discriminavano solo perché diversa. A 16 anni faccio la mia prima gara di para atletica e mi innamoro dello sport ma soprattutto del contesto, che mirava alle potenzialità invece che ai limiti di ognuno; dopo due europei e un mondiale assoluto ora mi sto preparando per il sogno, Tokyo2021, per il quale sono già qualificata. Nel contempo mi sono laureata 6 mesi fa come Educatore Sociale, con una tesi riguardante il mondo paralimpico e la diversità ed ora sto facendo la magistrale in Media Education, l’unica in Italia.
Nel frattempo ho anche aperto un canale YouTube, in cui racconto degli episodi particolari della mia vita, con l’obiettivo di far capire che la diversità di ognuno va mostrata perché unica, irripetibile e pertanto valore aggiunto alla nostra società. Vivo in provincia di Venezia e il mio sport preferito è la para-atletica.
All’inizio, 10 anni fa, sebbene conoscessi già le Paralimpiadi, non credevo che gli sport paralimpici fossero così accessibili. Volevo solo muovermi e conoscere altra gente. Sono stata convinta dopo un anno di attività dalla mia competitività innata; ma solo alla prima gara, ai campionati italiani, capii che si trattava di molto di più.
I benefici dell'attività motoria riguardano tutti gli aspetti della persona, da quelli fisico-psichico-cognitivi ma anche quelli socio-relazionali. Io in particolare, provenendo da un contesto fortemente discriminatorio e con esperienze di bullismo, ho trovato nello sport paralimpico non solo una valvola di sfogo, ma anche un modo per dimostrare agli altri che anche io valgo: questo ambiente mi motiva sempre a superare i miei limiti.
Consiglierei di rivolgersi alla Palestra dei fighters in quanto ambiente accogliente per persone con disabilità, con istruttori e formatori preparati ad elaborare un piano per ogni esigenza.
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