Approfondimenti sulla Constraint Induced Movement Therapy (CIMT)

A cura della Dott.ssa Chiara Germiniasi, Medico Fisiatra dell’età evolutiva presso I.R.C.C.S. Medea, riguardo ad un intervento abilitativo precoce e all’esperienza su trattamenti riabilitativi mirati al miglioramento funzionale dell’arto paretico dei piccoli pazienti.

Negli ultimi anni molti sforzi sono stati fatti dai neuroriabilitatori infantili per assicurare una precoce diagnosi orientata all’intervento abilitativo: i fenomeni di plasticità del sistema nervoso centrale sono particolarmente attivi nei primi anni di vita e in questa fase le buone prassi abilitative possono guidare lo sviluppo delle competenze adattive.

L’intervento abilitativo precoce quindi non può che essere integrato, per favorire una armoniosa emergenza ed una stabilizzazione della competenza del bambino che presenti gli esiti di un danno del sistema nervoso centrale occorso prima della nascita o nel periodo immediatamente successivo.

Il trattamento è sempre a misura di bambino, veicolato attraverso il gioco, in uno spazio dedicato.

In questo panorama si inserisce la proposta CIMT, Constraint Induced Movement Therapy: il trattamento, nei bambini che presentino un danno neuromotorio unilaterale, si fonda sul vincolo all’utilizzo dell’arto sano mediante differenti misure di limitazione, rispettose del bambino e sul trattamento “massivo” dell’arto paretico con un trattamento intensivo integrato.

L’obiettivo del trattamento: contrastare l’apprendimento al non uso dell’arto paretico e promuovere il pieno utilizzo del repertorio motorio sotteso, nonostante la lesione.

Il trial multicentrico del Gruppo Italiano sulle Paralisi Cerebrali Infantili (Gipci, 2009) ha sancito la maggiore efficacia di CIMT nell’attivare abilità di prensione della mano paretica, mentre nei bambini trattati con training bimanuale (Habit) è migliorato l’uso spontaneo nel gioco e nelle attività quotidiane.

I risultati funzionali alle scale dedicate, accanto alla buona accettazione e al benessere del bambino e della sua famiglia documentati da opportune valutazioni psicologiche, hanno sancito efficacia e sicurezza del trattamento.

Di qui l’avvio del percorso combinato CIMT+Habit, che non è un semplice trattamento motorio per sostenere la presa, ma un percorso integrato ad elevata personalizzazione, che sostiene l’emergenza della competenza della mano trasformandola in manipolazione e prassia: afferro per manipolare e fare, manipolando conosco e riconosco, manipolando arrivo a costruire e lasciare traccia del mio operato nell’ambiente.

Il trattamento è ‘cucito su misura’, rispettoso del bambino e della sua famiglia, partner fondamentale del percorso.

Gli studi hanno confermato la tollerabilità, la ricaduta funzionale ed il miglioramento nel tempo, come attestato anche dalle indagini di Risonanza Magnetica funzionale.

I bambini e i familiari hanno ad oggi aderito a questo percorso con motivazione, vedendo il gusto dei bambini nel vedere cambiare queste mani, con trasferimento della competenza dal setting terapeutico alla vita quotidiana. Accedere al parco giochi sui percorsi sospesi o sulle pareti da arrampicata attrezzate a misura di bambino è stata la conquista di un pezzettino di mondo prima inesplorabile.

I presupposti irrinunciabili che il GIPCI ha individuato nelle sue linee guida sono completamente rispettati:

•         Intervento precoce (plasticità SNC)

•         Intervento multidisciplinare (globale integrato)

•         Intervento intensivo

•         Approccio centrato sulla famiglia

•         Approccio centrato sul bambino

•         Approccio orientato sugli obiettivi funzionali del bambino

•         Approccio ecologico

 

Altre referenze per approfondimenti:

http://www.fondazione-mariani.org/it/gipci.html

Baby-CIMT Manual - Karolinska Institutet

ki.se/sites/default/files/baby-cimt_manual_20151125.pdf

Multisite Trial on Efficacy of Constraint-InducedMovement therapy in Children with Emiplegia

Am, J. Phys. Med. Rehabil., 2009;88:216-230

Neurotherapeutics. 2013 Jul;10(3):511-9. doi: 10.1007/s13311-013-0189-2.MRI predicts efficacy of constraint-induced movement therapy in children with brain injury.Rocca MA1, Turconi AC, Strazzer S, Absinta M, Valsasina P, Beretta E, Copetti M, Cazzagon M, Falini A, Filippi M

Milano, 2 Maggio 2017