UN CAMP DI RIABILITAZIONE INTENSIVA PER BAMBINI CON PARALISI CEREBRALE INFANTILE
Il Summer Camp Mirrorable prende ispirazione da altri modelli di riabilitazione intensiva frequentati e studiati all’estero, per poter estendere il protocollo di ricerca non solo alle attività di potenziamento motorio ma anche di potenziamento cognitivo e di avviamento allo sport delle diverse discipline paralimpiche.
Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo - fondatori di Fightthestroke e creatori della piattaforma di riabilitazione a distanza Mirrorable - raccontano così l’idea dietro a questo progetto sfidante e unico al mondo:
‘Ci siamo chiesti: che cosa succederebbe se invece di far esercitare i bambini attraverso uno schermo li facessimo incontrare dal vivo? Che cosa succederebbe se il processo di apprendimento per bambini con lesioni cerebrali alla nascita fosse continuo, personalizzato, intensivo ma ecologico, nel momento in cui ne hanno più bisogno? E se crescendo la loro riabilitazione motoria potesse passare dall’ambulatorio alla pratica di nuove discipline sportive adattate ai loro bisogni?’
Da queste domande è nata l’idea del Camp: traslare i risultati della piattaforma di tele-riabilitazione Mirrorable alla vita reale, costruendo un ecosistema che unisca i vantaggi della tecnologia ai benefici dello stare insieme e dell’attività sportiva.
‘Dopo la nostra esperienza diretta a New York (Columbia University) e Madrid (Universidad de Villaviciosa de Odon), abbiamo studiato approfonditamente tutti i modelli di camp intensivi per bambini con una disabilità di Paralisi Cerebrale Infantile e ci siamo resi conto che l’offerta è raramente individualizzata e spesso sbilanciata o verso la ‘terapia ricreazionale’ o verso la volontà di ‘aggiustare’ qualcosa di rotto. In nessuno dei camp censiti viene proposto l’avviamento alla pratica sportiva, e troppo spesso le famiglie italiane devono scendere a compromessi nell’offerta di programmi estivi per soggetti con diverse fragilità, costrette a spostarsi all’estero e a pagare di tasca propria o a scegliere ricoveri in ospedale per arrivare all’intensività di trattamento necessaria a modificare posture e comportamenti.’
Durante il Summer Camp è stato anche messo in atto uno studio di ricerca sperimentale e verranno testati nuovi approcci valutativi, grazie all’utilizzo di conoscenze e device tecnologici all’avanguardia (es. registrazione cinematica in 3D) e alle partnership stabilite con diversi centri di studio: il disegno di ricerca è infatti il frutto di un’alleanza che vede collaborare ricercatori dell’Università di Neuroscienze di Parma con il Centro Nazionale degli Insegnanti Specializzati (CNIS), diretto dalla Prof.ssa Daniela Lucangeli, tirocinanti selezionati in collaborazione con il corso di Laurea in Scienze Motorie dell’Università Cattolica di Milano, fino alle principali Associazioni sportive e a coordinatori esperti in fisioterapia e terapia occupazionale.
‘Siamo pronti a lasciarci ispirare dal modello Wilma Rudolph, campionessa olimpionica che fino a 9 anni ha sofferto a causa di una malattia invalidante ma che ha saputo sfruttare le sfide proposte dalla vita per rialzarsi ed eccellere, grazie allo sport’
concludono Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo.
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