Storie di ordinaria ingiustizia intorno alla disabilità e alla fragilità sociale
Le storie raccontate in questo libro sono simili a tante altre di persone escluse e impoverite anche quando la legge ha sancito il contrario. Fragilità che diventano, spesso, esclusione. Un’inchiesta giornalistica che riesce a creare un legame visibile tra disabilità e fragilità sociale.
Quanti attori con disabilità ci sono nelle accademie teatrali? Quanti professori nel vostro liceo? E in ufficio, che ruolo hanno le persone con disabilità? E in che misura tutto questo ci riguarda? Dopo anni di battaglie estenuanti, Lucia, 70 anni, mamma di un uomo disabile di quarant’anni, pone una domanda: “Dove siete tutti?”. Una domanda a cui siamo chiamati a rispondere.
Scritto in forma di dialogo tra l’autrice e i protagonisti delle storie, questo libro è un viaggio in un mondo a metà, tra famiglie e Terzo settore, spesso disilluso e abitato dalla rabbia, ma dove la tenerezza esplode improvvisamente trascinando il lettore all’interno di una realtà inattesa, popolata da suore hippie, bambini strappati alla strada tramite affidi culturali, pizzerie gestite da ragazzi autistici. Un saggio giornalistico che diventa approfondimento e svela un’Italia che sperimenta l’esclusione e inventa una vera e propria forma di resistenza civile, una rete di progetti solidali che tiene in piedi il sistema.
“A portare avanti progetti di inclusione innovativi sono quasi sempre le associazioni, mentre si impoverisce il contesto pubblico, dove l’imperativo è accentrare. I servizi territoriali diventano bacini di riferimento per migliaia di persone, luoghi dove si lavora a cottimo, senza dare voce a bisogni fondamentali, senza rispettare diritti sanciti sulla carta. Un sistema che si fa sempre più feroce e che, così come esclude la disabilità, esclude anche tutte le altre forme di fragilità. Un sistema che taglia fuori chi è in difficoltà economica ignorando l’esclusione sociale e il blocco dell’ascensore sociale. Ma se l’anello debole si rompe la catena non funziona e l’ingranaggio non gira.” Cristina Carpinelli
Gli autori
Cristina Carpinelli è una giornalista che si occupa di inchieste sul sociale. “Si può fare. Storie dal sociale” (premio Bomprezzi) è attualmente la sua trasmissione su Radio24, che racconta il mondo della disabilità e della fragilità attraverso progetti efficaci che trasformano e migliorano la società per tutti. Per Radio24 ha seguito da inviata numerosi eventi nazionali e internazionali e realizzato altrettanti reportage, con uno dei quali ha vinto il premio cronista dell’anno “Piero Passetti”. Ha una laurea in Lettere moderne.