Nella fucina di Polifactory
Un altro interessante progetto in via di realizzazione è «la stanza della riabilitazione basata sull’imitazione di coreografie musicali nello spazio, rilevate e “controllate” grazie a un sistema a specchio e a Kinect, con un software originale che potrebbe essere brevettato», illustra Maffei. È pensata per i bambini che hanno avuto un ictus infantile ed è sviluppata insieme all’associazione FightTheStroke fondata da Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo: «Dai primi test, i bambini erano esaltati. Ora stiamo lavorando per rendere la stanza low cost e leggera, cioè smontabile, non legata necessariamente a un ospedale. Il passo finale sarebbe quello di fornire agli utenti indumenti con elementi di segnalazione che vibrano sul corpo per dare un feedback», continua il direttore di Polifactory. «I possibili utilizzi vanno oltre i destinatari per cui è stato pensato: è un sistema di monitoraggio del corpo che può interessare anche i normodotati».
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