LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI SUL PROGETTO MIRRORABLE
Cosa sono i neuroni specchio e in quale parte del cervello si trovano?
I neuroni specchio sono cellule cerebrali che si attivano sia quando compiamo un’azione, sia quando osserviamo un altro individuo eseguire un’azione simile. Si trovano nelle aree motorie e premotorie, nella corteccia parietale inferiore del cervello, nell’area di Broca. Questa particolare categoria di neuroni, originariamente scoperta negli anni ’90 dal gruppo di neuroscienziati dell’Università di Parma guidati del prof. Giacomo Rizzolatti, può giocare un ruolo fondamentale nei processi di apprendimento, di imitazione, e dell’empatia.
Secondo il prof. Vilayanur S. Ramachandran, la scoperta dei neuroni specchio è stata così rivoluzionaria in campo scientifico tanto da sostenere che ‘I neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la biologia’.
Cosa hanno a che vedere i neuroni specchio con la riabilitazione motoria?
La possibilità di attivare delle aree cerebrali appartenenti al sistema motorio attraverso la semplice osservazione di un’azione, ha ispirato negli ultimi anni numerose ricerche nell’ambito della neuroriabilitazione di diverse patologie del sistema nervoso, con particolare riguardo verso le paralisi cerebrali infantili.
In questo campo Mirrorable è la prima piattaforma di riabilitazione basata sulle moderne scoperte legate alla plasticità del cervello e ai neuroni specchio. Ideata e concepita da Fightthestroke a misura di bambino, ha permesso con la prima fase pilota di dare evidenza di come apprendimento e recupero delle abilità motorie, cognitive e relazionali siano possibili attraverso l’Action Observation Treatment. Nell’applicazione di questo metodo a selezionati casi di emisindrome, il movimento dell’arto che tende ad essere adoperato in misura ridotta, viene incoraggiato attraverso l’osservazione di un altro bambino che effettua il movimento con lo stesso arto.
Cos’è la plasticità cerebrale e come influenza il recupero dopo un trauma?
La plasticità cerebrale è la capacità del nostro cervello di andare incontro a delle trasformazioni in risposta alla nostra esperienza, all’ambiente circostante, al pensiero, alle emozioni e agli eventi patologici. Tale capacità, modulata da numerosi fattori genetici ed ambientali, costituisce uno dei fondamentali substrati biologici del recupero delle funzioni compromesse nelle patologie neurologiche come i traumi cerebrali o gli ictus.
Qual’è il processo di attivazione dei neuroni specchio?
I neuroni specchio sono cellule cerebrali che si attivano sia quando compiamo un’azione, sia quando osserviamo un altro individuo eseguire un’azione simile. Tale processo di integrazione fra percezione ed azione, può potenzialmente coinvolgere tutte le modalità sensoriali che veicolano uno stimolo contenente delle “informazioni motorie”: in questo modo si evoca una risposta del sistema motorio, un po’ come se si compiesse in prima persona quella determinata azione.
La ricerca scientifica ha dimostrato che i neuroni specchio si attivano anche nei soggetti paralizzati o con sindrome dell’arto fantasma (ad esempio quando il paziente ha subito un’amputazione).
Qual è la differenza tra Action Observation Treatment e Motor Imagery?
L’AOT ovvero Action Observation Treatment è una modalità di terapia riabilitativa basata sulla teoria del mirror-neuron-system: il recupero della funzione motoria viene incentivato attraverso l’osservazione di un’altra persona che compie determinate azioni.
La Motor Imagery, invece, è un approccio riabilitativo basato sulla pura immaginazione di una determinata azione (o sequenza di azioni). Essa si basa sul presupposto che l’immaginazione e l’esecuzione di una stessa azione condividono la comune attivazione di alcuni circuiti cerebrali.
Qual è la differenza tra Action Observation Treatment e Mirror Therapy?
L’AOT ovvero Action Observation Treatment è una tipologia di neuroriabilitazione basata sulla teoria del mirror-neuron-system, attraverso la quale il miglioramento motorio viene prodotto dall’osservazione delle azioni di un’altra persona.
La Mirror Therapy, invece, è un approccio riabilitativo frequentemente utilizzato nei pazienti adulti amputati, che attiva specifiche aree cerebrali sensori-motorie attraverso l’osservazione allo specchio del movimento compiuto dall’arto funzionante, al fine di dare al cervello l’illusione di attivare l’arto cosiddetto ‘fantasma’.
Milano, Giugno 2017
Per ulteriori informazioni sul progetto: www.mirrorable.org