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La vita dopo l'ictus: Camilla

Siamo il papà e la mamma di Camilla, una bambina che oggi ha 4 anni.

La nostra storia e la storia della piccola Camilla iniziano al termine di un travaglio durato 24 ore.

Alla nascita, Camilla è una neonata come tante altre, nulla fa prevedere che da lì a 5 ore la nostra primogenita sarebbe stata colpita da uno stroke.

Né mamma né papà conoscono questa parola e al momento della nascita lo spavento e la paura pervadono i nostri corpi.

Da questo momento parte l’intensa storia di Camilla.

Alla quinta ora dopo la sua nascita viene colpita da convulsioni, per noi forse il momento più brutto. Dopo un mese passato in terapia intensiva i medici danno i primi responsi: Stroke. 

Le poche informazioni derivanti da questa malattia hanno reso questo periodo infernale, in quanto, anche noi genitori supportati dai familiari, ci rendiamo conto che questa nuova malattia farà parte della nostra vita e della vita di Camilla. 

Lo stroke, in quel momento era un punto di domanda non solo per noi genitori, ma anche per tanti medici che non potevano darci risposte sicure e affidabili sull’accaduto. Avremmo visto gli esiti solo con la crescita della bambina, questa era l’unica cosa che ci seppero dire.

Il 28 ottobre 2013 per noi rappresenta la nascita del non sapere, di un’avventura che ancora oggi non abbiamo capito a cosa ci porterà.

Supportati dai medici, dagli amici e soprattutto dalla Famiglia, abbiamo superato i primi momenti. Con il passare del tempo fu la stessa Camilla a rasserenare e rincuorare quel percorso tanto difficile di essere genitori (e ancora di più dopo lo stroke).

Ogni piccolo sorriso era un passo in avanti, un cambiamento.

Sorrisi che ancora oggi ci fanno credere e ci danno la certezza che Camilla sarà una bambina come tante altre.

E’ inutile dire che la nostra vita, di coppia e lavorativa è stata completamente stravolta, tutto passava al secondo posto, soprattutto per Stefania, la mamma, che decise di seguire Camilla personalmente, giorno per giorno fino ai 3 anni per non perdere un attimo prezioso dei suoi progressi e per affiancare le terapie da seguire.

Dobbiamo ringraziare in ambito lavorativo le persone che ci hanno permesso e che ci permettono tutt’oggi di poter dare a Camilla il tempo per le numerose attività svolte in ambito rieducativo, gli Amici che hanno accolto Camilla con gioia e affetto e la Famiglia, base fondamentale, attenta e comunque sempre presente nonostante la lontananza.

Abbiamo imparato ad avere fiducia in tutti i sorrisi di Camilla, in noi stessi e a non avere paura del futuro.

Abbiamo imparato a vivere alla giornata, ad affrontare giorno per giorno quello che ci succedeva e a godere delle piccole cose utili per l’unione della famiglia.

Abbiamo imparato a non avere paura dello stroke.

La nostra esperienza di questi 4 anni ci porta a consigliare di non mollare mai, di intraprendere e valutare tutte le strade possibili fidandosi sempre del proprio istinto di genitore che incredibilmente non fallisce mai!

E’ un bene che questa malattia sia raccontata, pubblicizzata, divulgata per dare a chiunque speranze, motivi di confronto e ovviamente per dare ai nostri figli un futuro sempre migliore.

Ringraziamo quindi, Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo per avere dato stimoli importanti alla nostra vita.

Grazie www.fightthestroke.org!

Stefania e Angelo